La Canonet QL19 è una macchina fotografica che utilizza pellicole da 35mm, il mirino è posizionato di lato e non guarda attraverso l'obiettivo e la messa a fuoco è possibile grazie al telemetro (o rangefinder) che attraverso un'immagine sovrapposta mostra qual'è il valore corretto da utilizzare. Una griglia che si sposta con il variare della messa a fuoco permette di conoscere quale saranno i bordi della fotografia.

In questo modo devo fare maggiore attenzione quando compongo una fotografia, oltre che non poter valutarla subito infatti c'è da tenere in considerazione anche la differenza nel parallasse tra mirino e obiettivo.

Parlando dell'obiettivo, è un 45mm a focale fissa (come piace a me) non intercambiabile, perfetto come lunghezza focale per ritratti. L'apertura del diaframma minima è f/1.9, avvantaggiandomi ulteriormente nella ritrattistica e sopratutto permettendomi di avere sufficiente libertà nella fotografia notturna.

Quello che voglio fotografare con questa rangefinder sono proprio scene notturne in ambientazioni urbane e mi piacerebbe ci fosse un equilibrio tra il numero di scatti a persone e quelle solamente ai luoghi. Chiaramente abitando in un paese medievale di collina, dovrò approfittare principalmente delle serate in cui torno da lavoro.

La resa della pellicola di alteluci (lampioni o insegne per esempio) e ombre, unito alla grana analogica mette al tappeto qualsiasi reflex digitale o intervento in postproduzione quando si vuole realizzare uno scatto che abbia lo stesso aspetto dei film di fantascienza degli anni Novanta.

Nota: In via provvisoria ho pubblicato le foto da una digitalizzazione non ottimale, al più presto le sostituirò con versioni che rispecchino maggiormente la qualità e il dettaglio della fotografia analogica.